L’intento progettuale per la nuova Scuola Elementare Armandi Avogli è stato quello di ideare un edificio di basso impatto sul sistema paesaggistico, con cui instaura una relazione di simbiosi. La genesi compositiva del nuovo edificio, ha un approccio all'uso del suolo diametralmente opposto all'impianto dall'impianto scolastico esistente (che bisogna pur dire si inserisce perfettamente nel contesto), ovvero si pone come obiettivo la minimizzazione dello spazio costruito (da cui deriva un edificio estremamente compatto), e si posiziona in un luogo marginale del lotto, ovvero nella sua propaggine piu occidentale, in modo da liberare piu spazio possibile dall'edificato. Abbiamo deciso di posizionare l'edificio in loco dell'attuale blocco palestra, e del piazzale pavimentato col campetto da basket, con asse principale nord sud. In questo modo l'edificio riesce a: seguire nel suo sviluppo l'andamento orografico del terreno; lasciare inalterati i percorsi esistenti di accesso e di viabilità interna; evitare inutili movimenti terra (salvando la quasi totalità delle alberature esistenti); costruire sull'esistente senza incidere sul terreno permeabile; donare alle aule ad est uno spazio piano totalmente utilizzabile e già in quota; destinare tutti gli accessi alle funzioni pubbliche nel piazzale adiacente alla viabilità di ingresso esistente; allontanare le funzioni principali ed il loro sbocco sull'esterno, dai punti critici posti a nord (muro di recinzione del teatro - casa di riposo), e sud (scarpata ripida).
L'edificio si presenta a valle (ovest) con una corte aperta delimitato dai volumi "pubblici" mensa, agora, palestra, che costituiscono il civic center. La corte che si forma - di natura semi pubblica in quanto usabile dalla scuola in orari scolastici e dalla città in orari extrascolastici - è pensata per amalgamare lo spazio civico in uno spazio compatto e monumentale, con limiti visivi ben delineati, che evitano ogni forma di disgregazione urbana: il costruito inizia e finisce in una forma riconoscibile, al di fuori della quale inizia il contesto naturalistico. Di tutt'altro approccio è il fronte est dell'edificio, situato in un'area prettamente di uso scolastico, in cui l'edificio scompare nel contesto e costituisce una mera apertura verso la natura. L'architettura è un susseguirsi di superfici pure, pieni e vuoti, che permettono di attraversare lo spazio da parte a parte. La composizione è tenuta insieme da un sistema di pergolati molto aggettanti, che schermano le finestre dall'illuminazione diretta del sole, e amalgamano gli scostamenti volumetrici. I materiali sono stati pensati nell'ottica della durabilità. Si prediligono materiali naturali e presenti nel luogo, come la ceramica che riveste tutto il fabbricato, e racconta tutta la storia costruttiva del territorio Emiliano e Romagnolo. Gli infissi ed alcuni sporadici elementi di finitura sono stati pensati in legno, in modo da ampliare il comfort percettivo di chi la scuola la vive tutti i giorni. Le superfici orizzontali interne sono pensate in linoleum, materiale 100% riciclabile e naturale. Le pavimentazioni esterne sono totalmente permeabili ed in linea col contesto naturalistico.